La corona angelica, detta anche rosario di san Michele, è una preghiera cattolica in onore di san Michele arcangelo e dei cori celesti.
La corona angelica
Origine della devozione
Nel 1751 la serva di Dio Antonia de Astonac, religiosa carmelitana portoghese di cui è in corso il processo di beatificazione, avrebbe ricevuto una rivelazione da san Michele arcangelo, contenente la richiesta di una preghiera particolare che, recitata quotidianamente, è legata alla promessa d'una continua assistenza in vita, e in purgatorio dopo la morte, da parte dell'arcangelo stesso.
Struttura della preghiera
La preghiera si compone di nove salutazioni, corrispondenti ai nove cori angelici. Ogni salutazione è seguita da un Padre nostro e da tre Ave Maria. Alla fine si recitano altri quattro paternostri: il primo in onore di san Michele, il secondo di san Gabriele, il terzo di san Raffaele e l'ultimo in onore dell'angelo custode.
La preghiera s'inizia com'è consuetudine nel rosario:
Prosegue con le nove salutazioni, precedute da un'invocazione a san Michele:
Si recitano poi:
- Un Padre nostro in onore di san Michele.
- Un Padre nostro in onore di san Gabriele.
- Un Padre nostro in onore di san Raffaele.
- Un Padre nostro in onore dell'angelo custode.
La preghiera termina così:
Approvazione della corona
Papa Pio IX approvò la corona angelica: il decreto fu firmato l'8 agosto 1851 dal cardinal prefetto Luigi Lambruschini. Dopo che il 24 novembre dello stesso anno il cardinal prefetto Aquini aveva concesso alcune indulgenze per la sua recita, il 3 settembre 1868 Pio IX concesse, a certe condizioni, anche l'indulgenza plenaria.
Note
Voci correlate
- Arcangelo Michele
- Rosario
Collegamenti esterni
- Corona angelica, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.



